Le richieste dei mutui per i lavoratori autonomi

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Chi vuol comprare un immobile deve disporre di un buon capitale iniziale dato che le banche oggi non concedono più del 60% del valore dell’immobile.

Solo in pochi casi arrivano all’80% ma si scende addirittura al 40% se si parla di lavoratori autonomi, che, non a caso, rappresentano il 5,3% dei mutuatari.

A dirlo è un’indagine di mutui.it con una analisi di oltre 6000 domande di mutuo e relative erogazioni concesse in italia da gennaio ad agosto 2013.

L’imposto medio erogato ammonta a circa 123.000 euro.

L’età media di un mutuatario con partita iva è di 44 anni, segno che bisogna aver messo da parte parecchi risparmi prima di ottenere un finanziamento.

Il tasso preferito è quello variabile, scelto dal 68% del campione la difficoltà dei lavoratori autonomi ad avere accesso al mutuo si evince anche dalla differenza tra le erogazioni effettivamente concesse, attualmente ferme al 5,3%, e le richieste che sono al 12%.

Per smuovere la crisi bisognerebbe concedere maggior fiducia alla categoria dei lavoratori autonomi e dato che sono i primi a lavorare con le banche dovrebbero essere proprio i loro Istituti di credito a fare il primo passo e a soddisfare le loro richieste di mutuo per l’acquisto della prima casa o per comprare un capannone, un locale commerciale etc.

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