Legge di stabilità 2016, ecco il quadro delle principali agevolazioni fiscali per il settore immobiliare

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La legge di stabilità 2016 ha introdotto importanti novità per il settore immobiliare e la casa in particolare. Dalla proroga dei bonus ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche, al doppio bonus mobili, all’abolizione della Tasi sulla prima casa, fino alla riduzione dell’Imu per gli affitti sul canone concordato e all’introduzione del leasing immobiliare anche per i privati. Ecco il quadro delle principali agevolazioni fiscali redatto da Confedilizia

Eliminazione tasi prima casa
Sono escluse dalla Tasi le unità immobiliari “destinate ad abitazione principale dal possessore nonché dall’utilizzatore e dal suo nucleo familiare, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9”, vale a dire: abitazioni di tipo signorile (A/1); abitazioni in ville (A/8); castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici (A/9). Per queste unità immobiliari risulta applicabile il seguente regime: – Imu tra il 2 e il 6 per mille (aliquota di base pari al 4 per mille, riducibile o elevabile) – Tasi con aliquota dell’1 per mille, ma limite massimo Imu-Tasi pari al 6 per mille – possibilità di arrivare al 6,8 per mille da parte dei Comuni che abbiano previsto per il 2015, e che confermino nel 2016 (cfr. successivo comma 28) l’utilizzo della maggiorazione dello 0,8 per mille per le unità immobiliari interessate

Ivie imposta immobili estero (art. 1, comma 16)
L’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (Ivie) non si applica “al possesso dell’abitazione principale” e delle relative pertinenze e alla casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, “ad eccezione delle unità immobiliari che in Italia risultano classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9”

Criterio calcolo tassa rifiuti
È prorogata per gli anni 2016 e 2017 la modalità di commisurazione della tassa sui rifiuti (Tari) da parte dei Comuni sulla base di un criterio medio-ordinario (ovvero in base alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte) e non dell’effettiva quantità di rifiuti prodotti (c.d. metodo normalizzato). E’ inoltre differito al 2018 (rispetto al 2016) il termine a decorrere dal quale il Comune deve avvalersi, nella determinazione dei costi del servizio, anche delle risultanze dei fabbisogni standard.
Imu su immobili locati a canone concordato – (art. 1, commi 53-54)
“Per gli immobili locati a canone concordato”, l’Imu e la Tasi sono ridotte del 25%. Il testo della norma permette di considerare interessate a questo sgravio tre tipologie di contratti di locazione: a) i contratti agevolati, della durata di 3 anni più 2 di rinnovo; b) i contratti per studenti universitari, di durata da 6 mesi a 3 anni; c) i contratti transitori (di durata da 1 a 18 mesi), se stipulati nei Comuni nei quali il canone deve essere stabilito dalle parti applicando gli Accordi territoriali (aree metropolitane di Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Torino, Bari, Palermo, Catania; Comuni confinanti con tali aree; altri Comuni capoluogo di provincia).

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