Liguria, il Piano Casa apre agli edifici abusivi

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La Liguria fornisce chiarimenti sull’applicabilità del Piano Casa. Coinvolgimento degli edifici condonati e cumulabilità degli interventi sono al centro della Circolare PG/2009/184296, emanata il 28 dicembre scorso.

La circolare esplicativa, dopo un confronto con i Comuni e le categorie professionali, ha cercato di interpretare l’articolo 5, comma 1 b della Legge Regionale 49/2009, che esclude gli edifici condonati a fronte di un abuso edilizio di tipo 1, cioè opere realizzate in assenza o difformità della licenza edilizia o concessione e non conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.

Edifici parzialmente abusivi: il risultato, basato su un’interpretazione letterale della disposizione, ha ammorbidito il divieto, includendo gli immobili solo parzialmente abusivi. Sarà quindi possibile effettuare interventi di ampliamento solo sulle parti non interessate dal condono, scorporate da quelle sanate ai fini della quantificazione dell’incremento. Ad esempio, se un’abitazione ha ottenuto il condono di una veranda, si può usufruire delle misure del Piano Casa scorporando la volumetria della veranda da quella dell’unità immobiliare.

Demolizione e ricostruzione: la circolare ha spiegato anche le modalità di sostituzione edilizia con ricostruzione in sito, anche su diverso sedime. Per sito si intende infatti l’area asservita al fabbricato al momento del rilascio del titoloedilizio. Sono quindi esclusi i lotti di terreno non contigui, come quelli asserviti per costruzione in zona agricola, che possono trovarsi anche a distanza del lotto di edificazione.

Se la costruzione risale al periodo in cui non era obbligatoria la licenza edilizia, per sito si intende la fascia dei 5 metri intorno al perimetro dell’edificio, che non può comunque superare la linea di confine.

Linea soft anche per la cumulabilità degli ampliamenti. Il Piano Casa approvato a novembre esclude la possibilità di sommare i bonus volumetrici “a termine” della legge regionale con quelli una tantum previsti dagli strumenti urbanistici.

Orientamento diverso per la circolare, in base alla quale sono ammessi agli aumenti di cubatura gli edifici che al 30 giugno 2009 hanno usufruito degli ampliamenti previsti dagli strumenti urbanistici e che nonostante ciò non superano la soglia dei mille metri cubi fissata dal Piano Casa.

Inclusi anche gli immobili per i quali è stato rilasciato un titolo edilizio a fronte di interventi di ampliamento, consentiti dagli strumenti urbanistici, di entità minore a quella prevista dalla legge regionale. In questo caso si potrà effettuare un ampliamento aggiuntivo fino a raggiungere la percentuale ammessa dal Piano Casa.

Gli interessati che non hanno realizzato nessuna tipologia di intervento possono optare per il regime normativo più favorevole alle proprie esigenze.

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