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Agenti immobiliari? Ecco come farne a meno grazie a ClickCase.it
No agenti immobiliari, No provvigioni!!

Come si definisce un agente immobiliare?

L'agente immobiliare è un mediatore specializzato nella conclusione di affari aventi per oggetto lo scambio di beni immobili o aziende.
Come per tutti i mediatori, l'esercizio di questa attività è subordinato all'iscrizione al Ruolo degli Agenti di Affari in Mediazione tenuto presso ciascuna camera di commercio.

Cosa deve sapere un agente immobiliare?

La preparazione professionale dell'agente immobiliare deve ricomprendere, anche a norma dei regolamenti per l'ammissione al Ruolo:

  • nozioni approfondite di molte delle materie che hanno relazione con gli scambi di beni immobiliari o aziendali. Fra queste si notano l'estimo (per lo più applicato col metodo della "stima a vista" o "stima ad impressione")
  • le norme di diritto privato e pubblico contenute nel codice civile e nelle altre norme applicabili
  • le leggi fiscali e tributarie in genere (nazionali e locali) e di tecnica bancaria
  • norme e principi di urbanistica e di progettazione
  • nozioni afferenti alle tecniche costruttive ed ai materiali dell'edilizia

Tradizionalmente professione individuale, intimamente legata ad una impostazione essenzialmente fiduciale del rapporto fra cliente ed agente, la mediazione immobiliare ha aperto a forme di esercizio collegato in catene di agenzie. Importato in Italia (da modelli americani) negli anni '70 da Giovanni Gabetti per il settore degli immobili commerciali ed industriali, questo modo di organizzazione ha aperto alla nascita di numerose agenzie a diffusione nazionale anche per il settore residenziale (alcune delle quali nate per spin off da gruppi di professionisti formatisi alla Gabetti).

Con il franchising e con l'impostazione americaneggiante, le agenzie hanno anche spostato la preferenza di radicamento verso punti di contatto su strada (in negozio) in luogo dei precedentemente preferiti studi professionali. In quanto sede di esercizio di attività di mediazione, anche se ubicata in un locale ad uso commerciale, l'agenzia immobiliare non è soggetta alle autorizzazioni amministrative di pubblica sicurezza di cui all'art. 115 del TULPS. Attualmente nel mercato italiano le transazioni immobiliari vengono eseguite per il solo 50% dagli Agenti Immobiliari a differenza degli altri paesi Europei dove è più radicata la cultura ad avvalersi di questi professionisti.

La realtà in Italia degli agenti immobiliari

L'acquisto casa come l'affitto casa è un passo obbligato nella vita di ogni famiglia e che in ampia percentuale dei casi vede un'altra figura presente oltre all'acquirente ed al venditore, ovvero gli agenti immobiliari.

L'esperienza dell'acquisto o dell'affitto di una casa è un passo importante nella vita di una famiglia e deve essere vissuta con tranquillità ed oculatezza. Per tale motivo molti si affidano agli agenti immobiliari, nella speranza di trovare quella figura professionale che li seguirà in questo viaggio a fronte del pagamento di una provvigione ad affare concluso.
Quanto segue è quanto emerge (ma non è la regola) in breve, da diverse analisi e studi svolti da diverse associazioni di consumatori sull'operato degli agenti immobiliari:

Gli agenti immobiliari, su un campione di 250 studi scelti a caso tra le città di Bari, Bologna, Brescia, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona sembra richiedere sempre provvigioni al tre per cento più iva;
rilevatori dell'associazione dei consumatori si sono recati nelle agenzie immobiliari come dei normali clienti per capire come le stesse operano e quanto si fanno pagare per vendere e acquistare una casa.

E' stata riscontrata l'uniformità della provvigione applicata dagli agenti immobiliari in tutte le città: 3% per cento sul prezzo dell'immobile ma che in realtà viene raddoppiata perchè nel 92 per cento dei casi spetta ad entrambe le parti coinvolte nella trattativa riconoscere il compenso agli agenti immobiliari.

Tra l'altro l'inchiesta mostra che nel 70 per cento dei casi gli agenti immobiliari non specificano che a tale percentuale va aggiunta l'Iva.

La provvigione del 3 per cento è stata chiesta degli agenti immobiliari nel 92 per cento delle agenzie visitate a Genova, dall'89 di quelle di Brescia e Verona e dal 74 dei mediatori di Milano.

Il margine di negoziazione è risultato invece molto basso: le agenti immobiliari nel 28 per cento dei casi si dimostrano irremovibili e non disposte a trattare.

La città più inflessibile è risultata Bologna, dove gli agenti immobiliari per il 64 per cento delle volte hanno rifiutato di trattare sulla commissione.

Soci di una nota associazione di consumatori si è infatti dichiarato insoddisfatto nel 66 per cento delle volte rispetto all'operato delle agenti immobiliari a causa della scarsa assistenza e poca competenza degli agenti immobiliari nel recuperare informazioni su stato dell'immobile, proprietario e situazione condominiale e a causa dei costi troppo alti delle provvigioni non proporzionali alle prestazioni date e poco trattabili.

L'uniformità e la rigidità dei costi limita la concorrenza tra i vari agenti immobiliari, impedisce margini di trattativa tra le parti, ostacola il miglioramento della qualità del servizio . Tutto ciò a scapito degli interessi dei consumatori.

Ne è risultato che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha condannato gli agenti immobiliari per accordi sulle tariffe da applicare a chi compra e vende casa.

Nel dettaglio, tre delle principali associazioni di categoria di agenti immobiliari sono state costrette a pagare una sanzione.

A peggiorare la situazione c'è un comportamento tutto italiano tenuto dagli agenti immobiliari ovvero il raddoppio della provvigione, vale a dire la commissione fatta pagare sia al venditore sia al compratore, pretesa legittima grazie a un escamotage: gli agenti immobiliari dal punto di vista giuridico sono mediatori d'affari, dunque hanno diritto a esser ricompensati da entrambe le parti se l'affare va in porto. Una pratica lecita ma della quale non c'è alcuna traccia negli altri Paesi europei coinvolti nell'inchiesta (Belgio, Francia, Portogallo e Spagna).

Il perchè gli agenti immobiliari siano radicati nel territorio si evince dai dati rilevati da un altro studio effettuato:
attraverso gli agenti immobiliari passa il 42% delle compravendite
87 famiglie italiane su 100 sono proprietarie dell'appartamento in cui abitano, quota record raggiunta a fine 2005.

Un'impennata che dal 2001 all'anno scorso ha dimezzato la quota degli affitti, scesa dal 24 al 12%. Alle incertezze della congiuntura economica, insomma, le famiglie hanno risposto accelerando gli investimenti nel tradizionalissimo mattone.

Spendono in media 196mila euro (erano 131mila nel 2001), e hanno spinto - di conseguenza - il settore delle costruzioni: gli investimenti sono aumentati del 7,8% soprattutto grazie all'edilizia residenziale, che rappresenta circa il 60% del totale.
Altro dato risultante è che gli agenti immobiliari di solito attuano un trattamento di favore a chi, comprando una casa nuova, accetta di affidare alla stessa agenti immobiliari anche l'incarico per vendere quella vecchia.

Non sono questioni di poco conto: nell'acquisto della casa le famiglie impegnano gran parte della loro ricchezza.

Gli agenti immobiliari dovrebbero essere sempre rappresentati da un professionista regolarmente iscritto al ruolo, ma gli abusivi sono - secondo studi - 25mila, senza contare gli "incompatibili" cioè chi non potrebbe fare il lavoro degli agenti immobiliari, ovvero portieri, amministratori, liberi professionisti, gente che arriva a proporsi sul mercato con uffici, collaboratori e strutture che inducono a pensare di trovarsi di fronte ad agenti immobiliari professionisti.

Tornando quindi alla nostra famiglia italiana che compra casa o affitta casa, se proprio deve affidarsi agli agenti immobiliari, l'accorgimento minimo che può fare per tutelarsi è verificare che ci si trovi davanti a degli agenti immobiliari regolarmentre iscritti al ruolo degli agenti immobiliari. Da tenere conto che gli agenti immobiliari abusivi (non iscritti al ruolo) non hanno diritto a richiedere provvigioni

Per ovviare alle provvigioni che gli agenti immobiliari professionisti chiedono ai loro clienti è da qualche tempo nato un nuovo servizio internet: il portale di ClickCase.it, annunci immobiliari da privato a privato.

Recenti analisi hanno evidenziato come il fenomeno globalizzazione si sia fatto largo anche nel campo immobiliare, accentuato dalla disponibilità di mezzi di comunicazione sempre più rapidi ed efficienti e da una interconnessione sempre più articolata dei sistemi informativi.
In particolare l'immediatezza del messaggio nel web, ha permesso di raggiungere notevoli vantaggi nel business immobiliare consentendo l'ottimizzazione del tempo e di riflesso l'abbattimento dei costi.

In questa dinamica di mercato va ad inserirsi ClickCase.it; un portale che risulta molto semplice nel suo utilizzo, perchè vuole essere alla portata di chiunque decida di avvicinarsi a questo nuovo metodo di vendere e acquistare casa.

Un metodo comodo, che con l'utilizzo dei canali più moderni messi a disposizione dalle nuove tecnologie, da la possibilità di promuovere e gestire direttamente la compravendita facendo così risparmiare le spese di intermediazione.

ClickCase.it offre ampia visibilità ed ottima pubblicità in internet ai proprietari di casa che vogliono vendere o affittare da privato.

Inoltre per chi non è esperto di tutta la parte burocratica (verifica conformità catastale, obbligo della certificazione energetica, redazione dei vari contratti e registrazione degli stessi, etc. etc.) è possibile reperire facilmente un elenco professionisti e consulenti esperti (Notai, Avvocati, Geometri, Architetti, etc. etc.) che, senza effettuare intermediazione e senza richiedere provvigioni, possono fornire il loro supporto per portare a buon fine la conclusione dell'affare immobiliare.

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