Cosa cambia nei rapporti tra locatore e affittuario con l’entrata in vigore della cedolare secca? cosa ci guadagna chi affitta e cosa chi firma il contratto?
Ai quesiti risponde l’avvocato Silvio Rezzonico, esperto confappi (conferedazione piccola proprietà immobiliare), che chiarisce alcuni dubbi. Uno su tutti: il proprietario ha l’obbligo di comunicare all’inquilino l’adesione all’opzione dell’aliquota unica sugli affitti.
domanda: Con l’adesione all’opzione della cedolare secca sugli affitti, cosa cambia nel rapporto tra locatore e inquilino?
risposta: i cambiamenti sono sostanzialmente due. il primo riguarda il fatto che per avvalersi della cedolare secca il locatore deve comunicare all’inquilino che ha scelto di avvalersi dell’aliquota unica. Con questa opzione, infatti, il proprietario rinuncia all’aggiornamento istat, il che per l’affittuario significa che non si vedrà addebitato l’aumento istat.
d: il secondo cambiamento, invece?
r: il secondo cambiamento è la convenienza per il proprietario che sceglie di pagare l’aliquota unica sull’affitto. Il guadagno riguarda i redditi per locazione superiori a 13 mila euro l’anno.
d: l’adesione alla cedolare secca è retroattiva?
r: No. Se si sceglie di aderire all’opzione dell’aliquota unica, si inzia a pagare in base alla nuova norma a partire dall’entrata in vigore della legge e dal momento dell’adesione. Altra cosa è che l’inquilino decida di denunciare un affitto previo.
In questo caso la denuncia pertiene a questioni finanziarie e non rientra nella norma della cedolare secca, che non è retroattiva.