Mani libere delle banche sulle modalità attuative del piano-famiglie relativo alla moratoria di un anno dei mutui: ogni istituto potrà scegliere se congelare il capitale oppure rinviare di 12 mesi l’intera rata.
Ma l’applicazione del nuovo avviso comune che si aggiunge all’intervento dell’estate scorsa sui debiti delle pmi, potrebbe slittare rispetto alla data fissata di gennaio.
Ieri mattina l’esecutivo dell’Abi avrebbe preso atto delle posizioni differenziate dei banchieri sulle modalità applicative del congelamento dei mutui per 12 mesi a favore di particolari categorie individuate nel vertice del 21 ottobre scorso: chi ha perso il lavoro o è in cassa integrazione, la famiglia che ha cessato l’attività autonoma o ha perso la persona che percepiva il reddito principale per il sostegno, i nuclei che si reggono su un lavoratore precario cui non è stato rinnovato il contratto di lavoro a tempo determinato o i co.co.co. rimasti senza rapporto di collaborazione.
In totale 110 mila famiglie per un plafond di 8 miliardi di mutui da congelare.
Le divergenze tra i banchieri rispecchiano le diverse tipologie di contratti stipulati dalle famiglie per ottenere i prestiti finalizzati all’acquisto della casa.
C’è il mutuo alla francese con rate non costanti e un piano di ammortamento che prevede nei primi anni rateazioni dove gli interessi sono più alti del capitale.
E col passare del tempo i rapporti si invertono facendo aumentare la quota capitale e diminuire gli interessi.
Ecco perchè standardizzare per 12 mesi il rinvio del pagamento del capitale potrebbe non costituire un alleggerimento degli oneri a favore delle famiglie che sarebbero costrette a pagare interessi alti.
Per questo motivo le banche vorrebbero avere la libertà di concordare col cliente la possibilità di sterilizzare solo il capitale, ma se la struttura del mutuo fosse particolare, di rinviare di un anno il versamento dell’intera rata.
I banchieri avrebbero incaricato il presidente Corrado Faissola e il direttore generale Giovanni Sabatini di negoziare col governo, le associazioni dei consumatori, gli enti pubblici, la stesura di un protocollo di accordo tenendo presenti alcuni paletti.