Piano Casa Lombardia

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Approvato il 14 luglio 2009 il Piano Casa lombardo, che diventa legge dopo due rinvii.

Il permesso di costruire e la DIA potranno essere richiesti entro 18 mesi a partire dal 16 ottobre 2009.

Edifici fuori dai centri storici
Fuori dai centri storici sarà possibile l’ampliamento di edifici residenziali ultimati entro la data di entrata in vigore della legge 12/2005.

Per le case di volumetria non superiore ai 1200 mc, l’ampliamento sarà possibile in misura non superiore al 20% della volumetria esistente e non superiore a 300 metri cubi per ogni unità immobiliare residenziale preesistente.

L’intervento verrà consentito in presenza di una diminuzione certificata (superiore al 10 per cento rispetto allo stato di fatto) del fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento, riferita alla porzione di edificio esistente. Tale diminuzione non sarà richiesta per gli edifici già in regola con le norme sul risparmio energetico.

Sarà possibile demolire e ricostruire gli edifici residenziali situati al di fuori dei centri storici con un ampliamento fino al 30% della volumetria purchè sia certificata la diminuzione, per il nuovo edificio, di almeno il 30% del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale, rispetto ai limiti già imposti dalla legge.

E’ inoltre ammessa la sostituzione di edifici industriali e artigianali esistenti nelle aree classificate nello strumento urbanistico comunale a specifica destinazione produttiva secondaria, se tali aree sono individuate dai Comuni con motivata deliberazione assunta entro il 15 ottobre 2009.

Edifici nei centri storici
Nei centri storici sarà possibile sostituire singoli edifici residenziali non coerenti con le caratteristiche storiche, paesaggistiche, architettoniche e ambientali del contesto secondo valutazioni e proposte che saranno vagliate dalla Commissione regionale per i beni architettonici ambientali.

Riqualificazione quartieri ERP
I soggetti pubblici proprietari di immobili di edilizia residenziale pubblica nei quartieri E.R.P. ed esistenti alla data del 31 marzo 2005 potranno realizzare nuovi fabbricati di edilizia residenziale pubblica, compresa quella convenzionata, in misura non superiore al 40% della volumetria complessiva del quartiere.

La realizzazione dell’ampliamento è però subordinato al conseguimento dei requisiti minimi di risparmio energetico e all’esecuzione di interventi di recupero paesaggistico-ambientale le cui modalità vengono fissate dalla norma stessa.

In ogni caso la nuova volumetria potrà essere ceduta in tutto o in parte ad altri operatori purchè si impegnino a realizzare alloggi ERP e i relativi proventi siano destinati al risanamento energetico e ambientale del quartiere.

Parchi
Interventi edilizi saranno possibili all’interno dei parchi, escluse le aree protette, anche in deroga ai piani territoriali di coordinamento, con una riduzione di 1/3 degli incrementi volumetrici previsti da tale legge per le altre aree. Potranno inoltre essere realizzati alloggi ERP ma solo nei quartieri di edilizia residenziale pubblica confinanti con aree inserite in parchi regionali e già di proprietà pubblica.

Regole per gli spazi verdi
Il 7 agosto la Giunta regionale della Lombardia ha approvato la delibera n. 10134 recante “Determinazioni relative alla qualificazione degli insediamenti attraverso la realizzazione di spazi verdi (ex. art.3 comma 6, l.r. 13/09)”, che definisce i criteri per la realizzazione di spazi verdi, in relazione a quanto previsto nella L.R. n. 13/2009 per il rilancio dell’edilizia, che prevede infatti la possibilità di elevare dal 30 al 35% l’ampliamento volumetrico di edifici residenziali e produttivi nel caso in cui gli interventi di sostituzione edilizia assicurino la presenza di adeguate dotazioni di verde.

Per beneficiare del premio volumetrico del 35%, occorre che si verifichi una di queste due condizioni: che l’intervento edilizio assicuri un minimo del 25% di verde nel lotto interessato dalla trasformazione o che si preveda la creazione di quinte arboree perimetrali.

Nella realizzazione degli spazi verdi sarà necessario prevedere coerenza e omogeneità con gli spazi verdi attigui, pubblici e privati, e valorizzare e tutelare gli eventuali corsi d’acqua presenti e altri tratti caratteristici (rogge, percorsi, muretti di delimitazione). Per quanto riguarda la scelta delle essenze arboree, sono da utilizzare obbligatoriamente le specie autoctone lombarde.

Oneri di urbanizzazione
La legge stabilisce la facoltà per i Comuni di ridurre gli oneri di urbanizzazione e il contributo sul costo della costruzione. Ove i Comuni non avessero deliberato entro il 15 ottobre 2009, si applicherà una riduzione del 30% del contributo di costruzione. Nel caso di edilizia residenziale pubblica in locazione il contributo di costruzione è limitato agli oneri di urbanizzazione, ridotti del 50%.

Esclusioni e limitazioni
I Comuni, con motivata deliberazione entro il 15 ottobre 2009, hanno potuto escludere la realizzazione degli interventi previsti per legge su quelle parti del territorio che, per specifiche peculiarità storiche, ambientali ed urbanistiche, siano tali da giustificare limitazioni all’applicabilità della legge.

Il Piano Casa a Milano
Il 14 ottobre è stata approvata la delibera che esclude determinati ambiti cittadini dagli effetti della legge regionale sull’ampliamento delle volumetrie esistenti.

I quartieri sottratti a demolizioni e ampliamenti sono: il villaggio dei giornalisti della Maggiolina, Cimiano, zona Porpora, zona Pisacane, Città Studi, il quartiere del Sarto, via Lincoln, via Washington, il QT8, il borgo Pirelli, i villini di viale Zara.

Inoltre sono escluse le aree comprese all’interno dei confini del Parco Nord e tutto il centro storico all’interno della cerchia dei bastioni.

Fonti:

Consiglio Regionale della Lombardia (www.consiglio.regione.lombardia.it)
Il Sole 24 Ore
Edilportale (www.edilportale.com)
Casa e Clima (www.casaeclima.com )

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