I mutui continuano a rimanere al centro dell’ attenzione degli osservatori. Il Ministero dell’ Economia e delle Finanze attraverso la circolare n. 11434 dello scorso 13 febbraio ha ricordato, innanzitutto, che per i mutuatari titolari di un conto corrente il contributo statale deve essere accreditato con valuta del giorno di scadenza della rata a cui è relativo, fermo restando che tale agevolazione si applica ai mutuatari che hanno stipulato entro il 31 ottobre 2008 un mutuo a tasso fisso per l’ intera durata dell’ ammortamento, ai mutui che sono stati oggetto di operazioni di cartolarizzazione o di emissioni di obbligazioni bancarie garantite ai sensi della legge 30 aprile 199, n. 130 e ai mutui a tasso variabile, rata fissa e durata variabile.
Il contributo statale si potrà applicare anche ai mutuatari in ritardo nei pagamenti, a meno che non sia intervenuta (prima o nel corso del 2009) la decadenza del beneficio del termine o la risoluzione del contratto di mutuo stesso, anche tramite notifica dell’ atto di precetto.
Importante operazione in soccorso dei mutuatari è quella che ha predisposto la Giunta della Regione del Veneto, che recentemente ha approvato il protocollo di intesa proposto dalla commissione regionale Abi in relazione al ruolo che potranno assumere le Banche del territorio nell’ ambito della concessione di finanziamenti o di contributi a sostegno della politica della casa.
Complessivamente è previsto un intervento regionale sul mercato dei mutui ipotecari per 25 milioni di euro.
La prima misura riguarda il “Bando di concorso per l’ erogazione di contributi o agevolazioni a cittadini che hanno contratto mutuo per l’ acquisto dell’ abitazione di residenza e, non riuscendo più a far fronte alla rata, sono in procinto di subire il pignoramento e l’ escussione dell’abitazione”.
La Regione Veneto selezionerà le famiglie che più hanno bisogno di un contributo pubblico, fino ad un massimo di 20 mila euro per famiglia, per l’ abbattimento del debito residuo nei confronti della banca e conseguente rimodulazione del piano di ammortamento teso a rendere sostenibile la rata in relazione al reddito familiare.