Casa Casa Casa

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Gran titolo di copertina per L’espresso in edicola questa settimana che dedica il suo servizio principale alla casa, intesa soprattutto come bene rifugio, altro che Borsa!

“Casa cara casa” è lo strillo di copertina, ma poi il titolo vero è “Tutti a casa” che a me sembra renda meglio il clima attuale.

Tutti a casa perchè non si parla d’altro, perchè il mattone è sempre il mattone e la Borsa si sa che fine ha fatto, signora mia, c’è gente che s’è giocata i risparmi di una vita, non me ne parli.

Allora tutti a correre a comprar casa? Magari si potesse!

Nomisma manda in stampa il suo nuovo “Quaderno per l’economia” e L’espresso che lo ha consultato in anteprima riferisce delle contrazioni registrate nelle compravendite (ma certo non dovevamo aspettare che ce lo dicesse Nomisma per saperlo).

Che ci sia una contrazione delle compravendite lo ripetono a iosa tutti gli Agenti Immobiliari con i quali siamo in costante contatto, semmai la “gente” comune si è fatta più attenta e selettiva.

I prezzi caleranno? Questa è la grande scommessa e insieme la speranza di chi vorrebbe mettere le mani su qualche buon affare o semplicemente riuscire ad agguantare la prima e presumibilmente unica casa della propria vita.

Per adesso però di grandi cali non se ne vedono in giro, forse un punto percentuale o poco più, niente a che vedere con le cifre a due zeri delle perdite secche in Borsa, ohi che legnate!

E poi come si fa a dire che tutti stanno andando verso la casa e pronosticare nello stesso tempo un calo del 4,5-5% che dovrebbe verificarsi nel corso dell’anno di grazia 2009? Non ci vorrà certo un economista blasonato per venirci a ricordare che se la domanda cresce anche i prezzi salgono, e non viceversa.

Disastrosa invece, questa sì, la situazione dei mutui. Ha raccontato a L’espresso Pasquale Valenzano, direttore del gruppo Tree per la Puglia: «Nei primi due mesi del 2009, i clienti interessati ad acquistare un immobile presso le nostre agenzie hanno chiesto mutui per 8,8 milioni di euro. Le banche hanno accettato di erogarne per appena un milione.»

E hanno fatto bene. Come si può infatti deprecare ciò che è accaduto negli USA con i mutui subprime e poi pretendere che le banche nostrane facciano finta che non sia accaduto nulla? Siamo seri.

Resta il fatto che “casa” è una delle parole più gettonate nella ricerca internet, una sete di sapere che non si estingue, alla ricerca di informazioni e dritte possibilmente gratis e alla portata di tutti.

Intanto chi la casa ce l’ha già cerca di metterla a reddito.

Come? Affittandola a tempo, per esempio per le vacanze, a certe condizioni e modalità.

O facendone una centrale elettrica, come scrive in maniera scanzonata Michele Serra: “Una centrale per ogni famiglia”: «Sul modello dell’eolico e del fotovoltaico, il governo punta all’installazione di migliaia di centrali nucleari domestiche, con manutenzione a cura delle famiglie. Indossando il pratico scafandro protettivo, il capofamiglia ogni mattina provvederà a lubrificare il reattore e a mettere una pastiglia di uranio arricchito nell’apposito buco. La moglie provvederà ad aggiungere l’ammorbidente.»

Sembra uno scherzo ma temo che il giorno in cui le aziende specializzate negli “introvabili” di turno verranno a proporci marchingegni di questo tipo, non sia molto lontano.

Intanto degli argomenti di cui si dovrebbe veramente parlare non se ne occupa nessuno.

Restano belle parole il Piano casa, l’emergenza abitativa, gli sfratti.

Spariti di botto, come i precari e i cassintegrati.

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