Il diritto di prelazione

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Nel caso in cui le due parti abbiano concordato il diritto di prelazione da parte dell’inquilino, se il proprietario intende vendere l’immobile dovrà comunicare a mezzo di ufficiale giudiziario il prezzo e le altre condizioni della compravendita. L’inquilino avrà tempo 60 giorni per esercitare questa facoltà (periodo che decorre dalla data di ricezione della comunicazione) e dovrà manifestare questa sua intenzione al proprietario sempre a mezzo di ufficiale giudiziario. Trovato l’accordo, le parti stipuleranno il compromesso oppure direttamente il rogito; contestualmente, l’inquilino dovrà versare l’ammontare concordato. L’intera operazione dovrà concludersi entro 90 giorni a partire dalla notificazione del proprietario di voler vendere l’immobile. Deposito cauzionale L’inquilino ovviamente si impegna a riconsegnare l’immobile nelle stesse condizioni in cui l’ha ricevuto, ma è tenuto comunque a versare una quota a titolo di deposito cauzionale, che gli sarà restituita al termine della locazione. In questo modo il proprietario si garantisce da eventuali danneggiamenti dell’immobile o da inadempienze dell’inquilino. Spese e oneri accessori Sono interamente a carico dell’inquilino le spese relative ai servizi comuni (ad esempio la pulizia dello stabile), all’ascensore, alla fornitura dell’acqua, del riscaldamento, dell’energia elettrica. Le spese per il servizio di portineria sono a carico dell’inquilino nella misura del 90%. Esiste una tabella concordata dalle associazioni dei proprietari e degli inquilini che definisce nel dettaglio a chi competono le varie spese, oneri e imposte relative all’immobile.

Fonte: Miaeconomia del 15 dicembre 2006

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