Accordo ABI – Notai sulle procedure per la portabilità dei mutui

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A più di undici mesi dall’approvazione del decreto Bersani (D.L. 31 gennaio 2007) non è stata fatta piena luce sulla surrogazione o portabilità del mutuo.

Qualche cosa si è mosso a fine novembre quando un accordo tra ABI (Associazione Bancaria Italiana) e il CNN (consiglio Nazionale del Notariato), stabilisce la procedura da seguire in un’operazione di surrogazione del mutuo.
La procedura prevede cinque fasi:

Incarico alla nuova banca
  L’analisi da parte della nuova banca della fattibilità dell’operazione
  La comunicazione, (entro 15 giorni dalla richiesta), da parte della vecchia banca
    alla nuova del debito residuo
La stipula del nuovo contratto di mutuo
  L’annotazione della surroga dell’ipoteca in conservatoria

In sostanza il cliente si deve rivolgere ad una sola banca, quella che surroga il mutuo, la quale si assumerà l’onere di contattare il vecchio istituto, quello che originariamente ha erogato il mutuo, e quest’ultimo dovrà fornire,  entro quindici giorni, tutte le informazioni necessarie per la surrogazione del mutuo.

Un solo atto notarile, (atto di surroga), del costo di 500 € circa, basterà a regolarizzare tutta la pratica.

L’ABI, anche non potendolo imporre, ha consigliato alle banche che subentrano al mutuo di accollarsi tutte le spese dell’operazione, eventuale penale di estinzione anticipata del mutuo, costi di perfezionamento pratica, e addirittura il costo dell’atto notarile, in modo da non far gravare commissioni e costi sul cliente richiedente, come previsto dalla legge e dall’accordo con le associazioni di consumatori.

Probabilmente le banche si risarciranno dei costi affrontati per l’operazione applicando tassi leggermente più alti dello 0.20%-0.40% rispetto a quelli previsti per i comuni mutui.

L’accordo ABI-CNN, non è piaciuto all’ Antitrust, che lo definisce un possibile freno alla concorrenza, non dando la possibilità ai consumatori di avere condizioni migliori rispetto a quelle concordate.

L’ABI si difende dicendo che l’accordo con i notai rispetta le indicazioni e le richieste dei consumatori e le direttive previste dalla legge, e in più garantisce tempi certi al richiedente.

Proprio le associazioni dei consumatori sostengono però che non occorre necessariamente un atto notarile per sancire la surroga del mutuo, ma  basta una scrittura privata certificata da un funzionario della banca che esegue l’operazione.

Molta confusione e pareri contrastanti, ad oggi l’unica cosa certa è che le banche italiane non sono ancora pronte a soddisfare la richiesta di portabilità del mutuo, ma si stanno “attrezzando”.

La surrogazione del mutuo rappresenta di certo una nuova area di business per gli operatori del settore perché sono molte le famiglie (e non solo) in attesa di poter trasferire il proprio debito per spuntare condizioni migliori e abbassare la rata mensile e migliorare la qualità di vita.

La portabilità potrebbe quindi andare ad alimentare un settore che negli ultimi mesi vede diminuire le erogazioni di mutui per acquisto, in seguito ad un rallentamento delle compravendite immobiliari.

Auguriamoci che si vada a creare una cointeressenza tra chi richiede il servizio, (il consumatore/mutuatario), e chi lo eroga, in modo da diventare una procedura snella e rapida.

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