Orientamento degli italiani sulla durata del mutuo

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Mutui sempre più lunghi e di importo maggiore rispetto al passato.

I dati Assofin relativi ai primi nove mesi del 2006 indicano che l’importo maggiormente richiesto (43% dei casi) è compreso tra i 101 e i 200mila euro, mentre la durata preferita è quella superiore ai 26 anni (28% del totale).
Una crescita che ha avuto una forte accelerazione negli ultimi anni, nei quali si è assistito all’arrivo sul mercato di formule con durata quarantennale e possibilità di finanziare fino al cento per cento del valore.

Gli operatori, però, sottolineano come l’aumento dell’importo medio e della durata sia da correlare in modo abbastanza stretto alla crescita dei prezzi e all’invariato potere d’acquisto.
Fatto sta che dal 2003 al 2006 l’importo medio dei mutui di compravendita è cresciuto di ben 30mila euro, arrivando a superare i 120mila euro, quello dei mutui di ristrutturazione è salito di 11mila euro, mentre la durata più richiesta è passata da 10-15 anni a oltre 26 anni.

Pur a fronte di questa evoluzione il mutuo continua a essere uno strumento fondamentale per acquistare la casa: secondo un’indagine Tecnoborsa viene utilizzato dal 63% dei nuovi proprietari, e oggi, in base al 24° Rapporto sul risparmio e sui risparmiatori, in Italia il 21,3% delle famiglie ha un mutuo in corso.

Il mercato del resto oggi offre un ampio ventaglio di soluzioni.
La tendenza è quella di allungare la durata massima così come la percentuale del valore dell’immobile finanziabile. Oggi i mutui con una percentuale di intervento superiore all’80% del valore dell’immobile sono circa il 9% ma si ritiene che la percentuale possa crescere ulteriormente in futuro.
Non mancano poi formule con lunghi periodi di preammortamento, fino a otto anni, messe a punto per venire incontro al ridotto potere d’acquisto dei più giovani o con la prima rata posticipata di dodici mesi. E ancora c’è l’opzione della maxi rata finale ulteriormente rateizzabile oppure il tasso variabile con rata protetta, che cioè non può variare per dodici mesi e il cui eventuale rincaro non può eccedere una determinata percentuale.

La proposta di mutui con rate paragonabili ad un affitto non è sempre la soluzione più conveniente da consigliare al cliente. In effetti se una rata contenuta può far dormire sonni tranquilli si deve tener presente che raddoppiare la durata del piano di rimborso determina un incremento sensibile (anche oltre il doppio) degli interessi da restituire.

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