Revisione Rendite Catastali

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Tutto quello che si deve sapere sull’aumento dei valori catastali.
Sono scattate le operazioni per l’aggiornamento dei valori catastali, previsto dall’ultima legge Finanziaria: da una parte saranno rivisti i criteri di intere aree (le micro-zone comunali) con estimi catastali troppo bassi, dall’altro saranno variate le ”classi” di singoli appartamenti che, grazie a migliorie, hanno guadagnato valore.

La revisione delle classi di appartenenza degli immobili è stata decisa per dare maggiore respiro finanziario all’erario e anche ai comuni attraverso l’Ici. Tutto alla fine si tradurrà in un aggravio da 1 miliardo di euro di maggiori tasse in tre anni.

A dare attuazione alle norme previste dalla Finanziaria, stabilendo i meccanismi di dialogo tra amministrazioni comunali e ispettori catastali, sono due diverse circolari dell’Agenzia del Territorio emanate nella prima settimana d’agosto.
L’obiettivo dichiarato è quello di adeguare i valori catastali per gli immobili che hanno migliorato il proprio status grazie ad interventi di miglioramento, ma anche quello di evitare che tra zone analoghe di una stessa città ci sia un trattamento differenziato.

Quest’ultimo intervento, finalizzato a rivalutare le rendite soprattutto nei centri storici dove gli estimi sono talvolta più bassi di quelli applicati sulle nuove case di periferia, riguarderà circa 3.000 comuni, cambiando i valori di intere aree. Per gli interventi su singoli appartamenti, invece, tutto sarà legato alla perizia degli ispettori catastali.

Saranno muniti di tesserino e prenderanno appuntamento: ma non aprire loro la casa farà scattare una multa fino a 103 euro.

Gli ”inviati” del catasto punteranno a scoprire case non dichiarate, ma anche residenze che con interventi di miglioria, magari sanati con il condono edilizio, sono passati da una classe catastale all’altra. In tre anni il rincaro delle tasse sarà di 1.028 milioni: 123,8 milioni nel 2005, 405,2 nel 2006, 499,7 nel 2007.

L’impatto riguarderà l’Irpef, l’Ici, le addizionali regionali e l’imposta di registro. Inoltre saranno soprattutto i comuni a finanziarsi con questa novità: a loro, secondo i calcoli inseriti nella Finanziaria, finiranno 877,6 milioni dei 1.028 incassati tra il 2005 e il 2007.

Due le direttrici di intervento. La prima riguarda le micro-zone di circa 3.000 amministrazioni locali nelle quali si registra uno scostamento del 35% del valore degli estimi rispetto al valore medio degli estimi del comune. Il classamento – spiega la circolare – può essere modificato ”ma solo con finalità incrementative”.

Per fare questo l’Agenzia del Territorio ha messo a punto un apposito programma che consentirà agli uffici provinciali del catasto di stilare un rapporto con dati che saranno resi disponibili ai comuni che lo richiederanno in soli 30 giorni.

Più complessa, e meno automatica, sarà la rivalutazione che interesserà le singole abitazioni. Dovrà essere accertata una ”variazione dello stato di fatto” non dichiarata in catasto. Sarà così recuperata evasione o elusione fiscale realizzata nascondendo migliorie o ampliamenti dell’immobile. Per modificare la ”classe” catastale il valore dell’immobile dovrà essere aumentato almeno del 15%.

L’eventuale correzione della classe catastale, invece, scatterà dal febbraio successivo all’anno di svolgimento dei lavori e, nel caso in cui non si riesca ad individuare la data degli interventi di miglioria, il recupero delle tasse partirà dal primo gennaio di quest’anno.

Fonte: Quicasa

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